Incontri di discernimento e solidarietà
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26 novembre 2011

Riflessione sulla realtà attuale, alla luce delle Lectio sui profeti minori tenute nell'anno 2010/2011

Presenti: Laura Marini, Antonio Russodivito, Giulio Cascino, Massimo Panvini, Soana Tortora, Roberto Giordani, Francesco Giordani, Anna Polverari, Pino Macrini, Alberto La Porta, Pino Baldassari, Giacomo Barbalaco,

L'incontro inizia con la sequenza allo Spirito Santo come usava Pio.

  1. La prima parte della mattinata è stata dedicata alle iniziative assunte di recente dall'Associazione per coinvolgere gli studenti degli appartamenti al fine di seguire le indicazioni di Pio sulla necessità creare una coscienza politica dal basso.
  2. Anna riferisce dell'iniziativa portata avanti con Antonio Russodivito di un doposcuola organizzato per otto bambini di 1° media del quartiere, ne i giorni di Lunedì, Mercoledì e Sabato dalle 15,00 alle 19,00 presso l'appartamento comune. Si tratta di bambini, figli per lo più di immigrati, che frequentano la scuola dove Anna insegna. Ad ogni bambino è stato affiancato uno studente che dai primi di dicembre p.v. lo seguirà per l'intero anno scolastico nel fare i compiti. Per evitare che qualche bambino rimanga scoperto sono stati previsti degli studenti di riserva che intervengono nel momento in cui lo studente titolare avesse problemi a mantenere l'impegno.

    Precisa che per definire programma ed attività sono stati convocati i genitori al fine di chiarire che l'iniziativa andrà a buon fine soltanto se genitori si impegnano a mandare i loro figli al doposcuola con regolarità. La gratuità del servizio offerto non deve essere motivo di disimpegno da parte delle famiglie.

    Conferma il buon approccio con l'altra Associazione della zona "Possibilmente"che si pone obiettivi di volontariato sociale. Lo scopo di questo contatto è di non chiuderci nelle nostre esperienze, ma di essere aperti a quanto accade sul territorio.

    A questo scopo Anna propone di riavviare la Lectio Mundi del prof. Tufari partendo magari dalla realtà , dai suggerimenti e dalle attese delle famiglie coinvolte nel doposcuola che sono principalmente formate da persone immigrate.

    L'ipotesi che emerge è di poter organizzare tre incontri, a partire dal nuovo anno, in cui coinvolgere in primis gli studenti.

    E' stato suggerito altresì di dare notizia sul sito dell'iniziativa del doposcuola popolando la sezione "solidarietà".

    Alberto conferma la necessità di arrivare al 13 giugno con un libro contenete scritti di Pio, così come convenuto nell'incontro di settembre. Sarebbe intanto utile che ognuno segnalasse i testi di Pio di cui è in possesso o a conoscenza mandandoli all'indirizzo della nostra Associazione , all'attenzione di Laura e Antonio.

    Nello stesso tempo dall'incontro avuto con Giorgio, di passaggio da Roma, Alberto conferma che si sta completando la raccolta del materiale per la riedizione del testo "Dialoghi sulla vita consacrata" cui Pio teneva molto. Manca soltanto la testimonianza del prof. Mario Tronti e poi le varie parti sono già disponibili su file. Si sta cercando l'editore attraverso Massimo Campedelli, amico di Giorgio.

  3. La seconda parte della mattinata è stata dedicata al discernimento della realtà attuale, alla luce delle Lectio sui profeti minori tenute nell'anno 2010/2011, partendo dalla sintesi che ogni partecipante ha ricevuto in occasione dell'invito alla riunione.
  4. Prima di iniziare la condivisione, Massimo Panvini segnala che su Radio 3 la domenica alle 9,30 il programma "Uomini e profeti" prevede la lettura dei profeti minori.

    Alberto, nell'invitare a pensare a quanto abbiamo ascoltato da Pino Stancari, attualizzandolo all'oggi, avvia la riflessione comune:

    • Attraverso la voce dei veri profeti Dio mette in discussione il suo popolo (Michea)
    • La città è chiamata ad essere luogo di fratellanza, che è il disegno di Dio per la convivenza umana (Naum)
    • Nella storia i vincenti sono i poveri di Jhavè, attraverso cui si realizza il disegno di Dio (di convivenza umana nella fratellanza) e si attua il rapporto nuziale fra Dio e l'umanità (Sofonia)
    • Proprio in mezzo ai limiti e alle contraddizioni dell'umanità Dio viene e opera continuamente (Abacuc)
    • Dio non resta spettatore, il male è transitorio (Gioele)
    • La salvezza è per tutti però richiede la conversione del cuore al disegno di amore di Dio con una responsabilità universale(Aggèo)

    Questa responsabilità universale, secondo Alberto, implica la necessità di restituire quanto ricevuto. In questo senso siamo interpellati dalle disuguaglianze perduranti e crescenti nel mondo che si evidenziano dai dati ufficiali delle Nazioni Unite. La provocazione dei profeti minori ci interpella sul piano personale e politico , anche se non si può tradurre immediatamente in un programma: la Parola ci interpella a realizzare iniziative umane a favore dei più deboli e contro chi utilizza la propria posizione di potere per sfruttare gli altri.

    Giulio: I profeti minori danno indicazioni molto concrete con una valenza politica: il tema del potere, della città, della fratellanza. Da un po' di tempo mi sto accorgendo che le riflessioni con cui Pio ci ha accompagnato in questi anni hanno una valenza politica significativa. La mancanza di fratellanza ha fatto entrare in conflitto la libertà e l'uguaglianza portate avanti da due sistemi economici contrapposti. I profeti annunciano che c'è un progetto di Dio nella storia che va avanti . Sto superando la fase in cui vedevo una distanza fra le riflessioni cui ci richiamava Pio e la vita di tutti i giorni. Diretto impatto politico ha anche la riflessioni di Pio sul potere, la sua lotta personale contro il potere come prevaricazione.

    Di fronte ad un totale disorientamento la parola di Dio dà indicazioni rilevanti anche sul piano politico e non solo personale, senza separazione del piano personale con quello della vita pratica. Il Vangelo è un annuncio che ci fa vedere le cose come stanno. Il vero mistero è l'uomo che non riesce a vedere che" il Vangelo è la via verso la felicità. È la forza vincente" (Teilhard de Chardin)

    Pino Macrini: La parola di Dio è una lente con cui leggere la storia : con gli occhi della fede il male è un fatto temporaneo. Per questo occorre evitare una frattura fra fede e impegno nella quotidianità senza cadere nei rischi dell'integralismo. Spesso si pensa alla politica come ad una cosa "sporca", per questo si è spesso portati a separare la vita di fede dalla vita quotidiana. Per questo diventa essenziale la crescita di una coscienza politica si cui Pio tanto insisteva.

    Soana: in uno scritto di Pio su "Preghiera , povertà e politica" si legge :"se si rinuncia a rifondare la politica sulla Parola va tenuto presente che la politica sta finendo la sua stagione e lasciando il campo al mercato. Se si riparte dalla Parola si scopre che il disegno di Dio è rivolto al ristabilimento di rapporti fraterni che vanno vissuti nella polis, nella convinzione umana che non può fare a meno di strutture e istituzioni sempre, in qualche modo, portatrici di violenza. La politica è chiamata così a essere impegno per la crescita di una coscienza politica diffusa, popolare."

    Questa riflessione di Pio ci aiuta a uscire da una doppia stortura che ha riguardato la nostra generazione:

    • impedita di leggere la parola e farne un discernimento personale
    • esposta a tentazioni di integrismo, cioè di piegare il Vangelo ad una politica di interessi personali

    Ognuno si deve sforzare di vivere la propria laicità provando a fare un lavoro di approfondimento della Parola per poi vivere la Parola nella ferialità. L'esperienza positiva che vivo in questo periodo è leggere l'Apocalisse con un altro gruppo di amici : è Cristo che entra nella storia per costruire il Regno. A questo punto dobbiamo intensificare la lettura della Parola, ma non come esercizio teorico, ma perché le azioni siano improntate al Suo insegnamento. Questo è vivere la laicità fuori da ogni integralismo, non pensando che ci sia una contrapposizione fra vita di fede e vita quotidiana.

    Sentire Anna ci ha fatto avvertire energie nuove che si stanno attivando; o la nostra vita deve essere vissuta e letta come esercizio politico (di vita nella polis) o non abbiamo possibilità di incidere nella storia. Da qui si rifonda la nostra vita.

    Pino B: L'ascolto della Parola ci mette in discussione, ma è per me evidente lo scarto fra quanto la Parola indica e la vita vissuta. La spinta a distinguere/separare il piano della fede e il piano della vita rendono difficile l'annuncio del Vangelo nell'impegno sociale e politico. Il Vangelo delle cinque dita "lo avete fatto a me"di cui parla Madre Teresa è qualcosa di concreto che ci interpella, ma a me fa paura il "non l'avete fatto a me".

    Abbiamo costruito un mondo ingiusto, e questo si ritorce contro di noi. Su questo occorre un maggior discernimento come cristiani, abbandonando una concezione della carità come sola elemosina ma vivendo la carità anche come impegno politico per ricostruire la città come luogo dove si vive non solo di rapporti materiali ma anche di diritti, di relazioni in cui è possibile riconoscere che l'altro è una persona come me.

    Alberto: la Parola di Dio illumina ma non spiega, come sottolineava Pio. L'ascolto non può essere un fatto intellettuale perché incide nelle scelte che siamo chiamati a fare. Una separazione/contrapposizione dei due piani non è accettabile. Il punto è essere "veramente cristiani" per operare. Vivere la fede non come fatto individuale ma come fatto sociale.

    Giulio: Il Vangelo illumina le scelte e le azioni politiche , ma non è un programma; il programma va costruito nella responsabilità di quanti fanno politica.

    La politica si esprime su quattro dimensioni:

    • Valori ideali
    • Progetto di lungo periodo
    • Programma di breve periodo
    • Azioni

    Solo l'armonia fra questi quattro aspetti è vera politica.

    Anna: L'esperienza che ho avviato ( il doposcuola) mi ha messo in crisi, sebbene faccio da una vita progettazione, programmazione ed azione nella mia esperienza di insegnante. Temo di essere accentratrice e nello stesso tempo sento la necessità di coinvolgere le persone avendo comunque la preoccupazione di trasmettere quello che di più profondo io sento per restituire quanto ho ricevuto in termini di illuminazione, di ascolto, di doni ricevuti, di esperienza fatta.

    A conclusione dell'incontro sono stati definiti i prossimi appuntamenti:

    6 dicembre 2011: lectio divina di Pino Stancari sui profeti minori, in continuazione delle letture dello scorso anno ( ore 19,00- 20,30)

    17 dicembre2011: Incontro di spiritualità in preparazione del Natale con don Franco Amatori (ore 9,30-13,00

    14 gennaio 2012 : incontro di discernimento riprendendo i punti 3(Un primo lume) e 4(E' l'umanità che vive in me) della traccia dei 10 punti di Pio (ore 9,30 -13,00)

    7 febbraio 2012: 2° incontro con Pino Stancari sui profeti minori (ore 19,00-20,30)

Discernimento


Incontri 2011-2012


  • novembre 2011
    Riflessione sulla realtà attuale
    alla luce delle Lectio sui profeti minori tenute nell'anno 2010/2011
  • febbraio 2012
    Riflessioni sul punto 5 della traccia di Pio