Cari amici,
dopo due anni di lavoro dedicati alla lettura dei Profeti minori, la consuetudine dell'alternanza ci suggerisce di passare agli scritti neotestamentari. Vi propongo allora di impegnare i nostri prossimi incontri alla lettura delle cosiddette Lettere pastorali, di S. Paolo, a partire dalla Prima lettera a Timoteo.
Come sempre succede, il contatto diretto, puntuale e capillare con la Parola di Dio ci mette in discussione al di là di ogni nostro prevedibile desiderio: tanto più, quanto più le pagine che leggiamo sono poco note o poco valorizzate, come forse avviene anche nel caso delle Lettere pastorali. Ma è pur vero che la Parola di Dio ci comunica un'inesauribile corrente di luce e di calore, da cui il nostro discernimento cristiano riceve l'alimento vitale di cui ha più che mai bisogno.
La lettura che vi propongo ci rimanda, per altro, alla radicalità e all'urgenza dell'evangelizzazione nella fase primigenia del passaggio dal tempo apostolico alle generazioni successive, fino alla nostra.
Confido sempre nella vostra pazienza; la nostra amicizia mi rallegra; la bontà del Signore apre provvidenzialmente strade di conversione per noi e per le nostre chiese.
Ci vedremo, a Dio piacendo, il primo martedì di novembre, alle ore 19.00.
Padre Pino