Incontri di discernimento e solidarietà

Archivio Saverio Corradino s.j.

Saverio Corradino s.j. (1920-1997).  La conoscenza della biografia di un autore conduce spesso chi legge ad una comprensione dei testi più piena e più profonda. Queste poche note vogliono appunto gettare una luce sulla figura di padre Saverio Corradino, un personaggio sui generis, un uomo fuori dagli schemi, ma di grande rigore morale, intellettuale e spirituale. «Un Erasmo del XX secolo», lo ha definito qualcuno non solo per la sua cultura, ma soprattutto per una attenta coscienza umana e cristiana che gli permetteva di ricondurre ogni cosa a un'ottica evangelica. La sua fedeltà alla Chiesa e alla Compagnia di Gesù - l'ordine a cui apparteneva - era indiscutibile, ma in diverse circostanze poteva essere ritenuto un contestatore e un ribelle: nel suo intimo padre Corradino aveva un fondo anarchico che manifestava senza timore, soprattutto nei confronti di un uso distorto dell'autorità o di un potere che diveniva prepotenza. Piccolo o grande che fosse, il potere lo metteva a disagio, talora lo spaventava, perché nel potere - anche in quello ecclesiastico - si annida sempre il demoniaco: è compito del credente smascherarlo, prenderne le distanze, starne lontano senza compromessi.
Tale atteggiamento ha segnato le tappe più importanti della sua vita.
Padre Corradino era nato a Udine nel 1920, da madre friulana e padre siciliano. Aveva passato a Firenze la sua giovinezza: si sentiva ed era realmente fiorentino. Lo si coglieva nel suo modo di esprimersi e di scrivere, sempre attento a curare l'esattezza di ogni parola nell'armonia del discorso. Il Rinascimento fiorentino pulsava nelle sue vene e, quando aveva l'occasione di parlarne, si illuminava. Non faceva mai parola della vita trascorsa prima di diventare gesuita: era un segreto che custodiva gelosamente. Qualcosa tuttavia era trapelato. Al liceo aveva avuto un professore di matematica ebreo: conservava nei suoi confronti una immensa gratitudine, perché gli aveva segnato la vita in modo indelebile. A lui doveva l'interesse per il popolo ebraico, per la sua storia e per l'Antico Testamento; e poi la passione per la matematica e per la scienza. A ventun'anni aveva conseguito a pieni voti con lode la laurea in Scienze Matematiche e Fisica alla Normale di Pisa; si era poi iscritto a Filosofia. Durante gli studi universitari era impegnato nella FUCI, dove approfondiva la lettura della Bibbia e scriveva i primi appunti sulla storia della salvezza.
Aveva vissuto la sua giovinezza durante gli anni roventi del fascismo: e in quel clima aveva imparato a non tacere nei confronti dei soprusi del regime. ...



Archivio Saverio Corradino s.j.


Testi

Approfondimenti